
CONGRESSO FEDERPARCHI, APPROVATO DOCUMENTO PROPOSTO DALLA AMP PLEMMIRIO
COMUNICATO STAMPA
CONGRESSO FEDERPARCHI, APPROVATO DOCUMENTO PROPOSTO DALLA AMP PLEMMIRIO
Oggetto : Congresso Federparchi
Siracusa 28 gennaio 2023
Si è concluso il X Congresso di Federparchi sul tema incentrato sull’AGENDA 2030 dal titolo: Persone, Pianeta, Prosperità’, Pace e Partnership.
L’assemblea nazionale congressuale si è svolta in due giorni e ha visto coinvolte l’Area marina Protetta Plemmirio, insieme ad altre aree protette nazionali e regionali istituite in Italia, con un intenso programma di lavoro a cui ha partecipato anche il Ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida e altri rappresentanti istituzionali nazionali.
Nel corso dell’Assemblea nazionale di Federparchi è stato approvato all’unanimità il documento congressuale presentato dal vicepresidente dell’Area Marina Protetta del Plemmirio, Marco Mastriani, che ha partecipato al Congresso con delega da parte del presidente Patrizia Maiorca, insieme ad Emma Schembari, membro del Cda dell’ente consortile siracusano.
<<Ringrazio – afferma Mastriani – l’intera assemblea nazionale di Federparchi per aver approvato all’unanimità, e condiviso, il documento congressuale presentato, in cui si pone l’attenzione su tre aspetti importanti, che nel futuro ci aiuteranno a poter lavorare meglio e in più stretta sinergia fra le aree protette nazionali all’interno di Federparchi e poter avere anche una più forte interlocuzione con il governo, al fine di raggiungere gli obiettivi preposti dall’Agenda 2030, per attuare alcune soluzioni utili a superare delle criticità oggi persistenti all’interno delle aree marine protette, e in generale delle aree protette nazionali>>.
Il documento prevede l’istituzione (ove siano assenti) e un migliore funzionamento dei Coordinamenti territoriali-regionali delle aree protette regionali e nazionali, fra cui anche quello riguardante la Regione Sicilia, al fine di incentivare le iniziative e attività di supporto scientifico e di conoscenza delle aree protette, promosso da Federparchi, e sostenere i territori.
L’obiettivo principale perseguito è far comprendere l’importanza del sistema delle aree protette nazionali promuovendo la creazione di un “sistema” a livello regionale e nazionale.
A questo scopo, è stata concordata la istituzione all’interno di Federparchi di una commissione permanente, o gruppo di lavoro, in grado di consentire una maggiore sinergia fra le aree protette, al fine di individuare obiettivi comuni e “il raggiungimento di alcune criticità anche normative che oggi devono essere superate, in un quadro di revisione e miglioramento legislativo della legge nazionale 394 del 1991”.
Inserita inoltre anche l’esigenza di porre maggiore attenzione “per l’attuazione delle misure di conservazione dei siti Natura 2000 già previste dai piani di gestione e spesso non adeguatamente attuate, al fine di incentivare la tutela dei siti interessati ma anche una loro adeguata fruizione nel rispetto degli ambienti naturali e soprattutto nell’attuazione delle prerogative di legge”.
<<Siamo molto soddisfatti dello svolgimento dei lavori, che ha visto anche il rinnovo delle cariche elettive associative nazionali – rileva il vicepresidente dell’Amp Plemmirio, Mastriani – siamo riusciti a dare un concreto contributo ai lavori, partendo proprio dall’Area Marina Protetta del Plemmirio, nel promuovere una maggiore sinergia a livello nazionale e in generale per incentivare iniziative e attività finalizzate alla tutela della natura all’interno delle aree protette nazionali e regionali”.
Nel corso dell’incontro, sono emersi alcuni temi oggi divenuti sempre più centrali nell’agenda politica di tutti i governi per la necessità di raggiungere alcuni standard prefissati dalla Strategia sulla Biodiversità per il 2030 dell’Unione Europea, da cui discende la Strategia Nazionale per la Biodiversità italiana, definita nel 2021.
Uno degli obiettivi fondamentali posti, è infatti quello di raggiungere il 30% di aree protette riconosciute in Italia e negli stati membri dell’Unione Europea entro il 2030, con riferimento alle superfici terrestri e marine, i cui dati odierni ci confermano il dato del 21% della superficie terrestre e l’11% di quella marina.
All’interno del dibattito, incentrato sugli obiettivi prefissati dall’AGENDA 2030, gli interventi si sono susseguiti nel confronto e nell’approfondimento di alcuni aspetti riguardanti le soluzioni utili al raggiungimento di quanto precedentemente esposto, ponendo al centro l’importanza della migliore governabilità all’interno delle aree protette italiane.
<<L’auspicio imprescindibile – conclude Mastriani – è quello di istituire nuovi parchi nazionali e aree marine protette ed estendere, in tal modo, le superfici di alcuni già esistenti, ove persistano le motivazioni scientifiche>>.