Grotte del Formaggio

Grado di difficoltà
(Basso, Medio, Elevato)
Basso per entrambi gli itinerari
Medio (con presenza di corrente)
Profondità massima20 metri (percorso verde)
28 metri (percorso rosso)
Visibilità
(Bassa, Media, Alta)
Alta
Media (se la corrente è verso sud)
Interesse
(Medio, Alto, Da non perdere)
Alto
Zona dell’Area MarinaA

E’ una immersione in parete adatta a tutti i subacquei, in quanto non presenta particolari difficoltà. Possiamo, infatti, entrare tranquillamente dentro queste grotte in quanto non possono costituire pericolo essendo di grandi dimensioni,senza biforcazioni e con il fondo roccioso .Inoltre le nostre bolle non possono arrecare alcun danno in quanto le volte delle grotte sono quasi in superficie e risentono,quindi, del moto ondoso. Tuttavia, è opportuno verificare l’eventuale presenza di corrente e controllare durante l’immersione la profondità massima pianificata perchè dalla parete il fondo degrada fino ad oltre i 30 metri.

Dal gavitello ci dirigiamo per qualche metro a nord scendendo su un grosso masso che risale a 3 m. Dal lato ovest, cioè quello più vicino alla falesia,  si trova un tunnel che inizia dai 9-10 m. ed arriva a 18-19 m.

La volta di questo passaggio è una tavolozza di colori dovuti alla presenza da spugne, briozoi, margherite di mare contornati da magnose, magnoselle e saraghi.

All’uscita ci dirigiamo verso nord, avendo quindi a sinistra la parete che dai 9-10m cade a 18-20. Scostandoci dalla parete incontriamo grossi massi che continuano sparsi per varie decine di metri da una profondità di 20 m ad una di 35 tra i quali è possibile imbattersi in banchi di saraghi, corvine e qualche cernia.

Ritornati alla parete si alternano punti in cui essa cade verticale ad altri in cui cade obbliqua fino a condurci in uno stretto canyon intono a 18-20 m. Da qui possiamo risalire sopra il costone e quindi ritornare in direzione sud.

Nella falesia, proprio sopra il canyon si apre l’ampia apertura di una grotta che entra nella roccia per circa 20 m. Spettacolari i giochi di luce che scaturiscono da un buco sulla volta che permette l’ingresso dei raggi solari.

Usciti dalla grotta, a destra, troviamo un piccolo corridoio e quindi un’altra grande apertura che ci porta all’interno di una grotta assolutamente spettacolare. Infatti, appena entrati troviamo a destra una camera, a sinistra un profondo e ampio corridoio che conduce ad un’altra grande apertura. Da non perdere l’effetto dato dai due ingressi in cui filtra una luce blu che illumina una miriade di spugne bianche che sembrano brillare di luce propria. Alla fine del corridoio sul fondo della grotta, tra 10-12 m., vi è un masso che offre riparo a grosse corvine.

Usciti dalla seconda grotta ci troviamo proprio sopra il grosso masso da cui siamo partiti. Per avvicinarci al gavitello, seguiamo la falesia alla nostra destra, che cade netta fino a 9-12 m. Durante il tragitto  è possibile l’incontro con salpe, occhiate, saraghi, pesci pappagallo e, con un po’ di fortuna, ricciole e leccie.

Data ultima modifica: 23/07/2015
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