Capo Meli 

Grado di difficoltà
(Basso, Medio, Elevato)
Basso per entrambi gli itinerari
Profondità massima20 metri (percorso verde)
25 metri (percorso rosso)
Visibilità
(Bassa, Media, Alta)
Alta
Interesse
(Medio, Alto, Da non perdere)
Alto
Zona dell’Area MarinaB

È una immersione in parete adatta a tutti i subacquei, in quanto non presenta particolari difficoltà.

Scendiamo lungo la cima del gavitello fino a 12 metri su un pianoro di roccia bianca che sprofonda fino a 20 metri su un fondale che alterna zone sabbiose a praterie di posidonia.

Discesi dal costone ci avviciniamo ad alcuni blocchi di pietra bianca per quindi avvicinarci all’apertura semicircolare di una grotta. Sotto la volta dell’ingresso scorgiamo tra mille spugne numerosi rami di falso corallo e trine di mare. Seguendo il costone alla nostra destra traviamo quindi profonde fessure orizzontali che colorate da spugne offrono spesso riparo a cernie e scorfani. Sempre nei pressi del costone, nascosti dalla poseidonia, si trovano pinne nobilis e tre grossi blocchi di pietra con un foro centrale, questi costituiscono il punto di ritorno che faremo con il costone alla nostra sinistra.

Riducendo la profondità, vediamo un tettuccio di roccia, riparo di una cernia, e poi un ampio passaggio che conduce in un catino di roccia circondato da pareti verticali colorate da margherite di mare e da spugne. Qui è frequente l’incontro con scorfani, polpi, paguri e saraghi. Usciti da questo catino, seguiamo il costone che ci riporta al gavitello,e, prima di risalire, gironzoliamo sul pianoro in prossimità della caduta perché è probabile l’incontro con centinaia di barracuda che tranquilli si lasciano avvicinare.

Data ultima modifica: 02/10/2015
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