Avviso allerta per Pinna nobilis

Avviso allerta per Pinna nobilis

WARNING ALERT Pinna nobilis POSSIBLE EPIZOOTIC

pinna nobilis

Riceviamo e rilanciamo a tutta la nostra utenza, e in modo particolare ai subacquei, una nota informativa del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, relativa alla allerta pervenuta dal RAC/SPA di Tunisi sul verificarsi, nelle acque spagnole, di una parassitosi che ha provocato in alcuni casi elevatissime mortalità di esemplari del mollusco bivalve Pinna nobilis, incluso nell’allegato II del protocollo SPA/BD e specie protetta dalla Direttiva Habitat.

Invitiamo tutti i subacquei a volere rilevare e comunicare al Consorzio Plemmirio (info@plemmirio.it)  qualora lo notassero, il possibile fenomeno di mortalità anche nelle acque italiane e/o nell’oasi marina, in modo tale da potere monitorare il verificarsi del possibile fenomeno.

*Rammentiamo che la Pinna nobilis, comunemente nota come nacchera, pinna comune, cozza penna o stura, è il più grande bivalve presente nel Mar Mediterraneo. Può raggiungere un metro di lunghezza. La sua raccolta è vietata. In ogni caso, pur essendo edule, trattandosi di un mollusco filtratore, è estremamente rischioso mangiarlo in quanto accumula assorbendoli dal mare grandi quantità di inquinanti e patogeni. Per questo motivo è stato utilizzato come indicatore dell’inquinamento marino.

Per nutrirsi e respirare pompa l’acqua nella cavità del mantello mediante un sifone inalante e poi la emette attraverso uno esalante. Le valve hanno il margine posteriore arrotondato e presentano una ventina di coste radiali con scaglie a forma di canali. Il colore è bruno con scaglie più chiare; l’interno è bruno e lucente con la parte anteriore madreperlacea. Possono vivere più di 20 anni e raggiungere un metro di lunghezza, ma la dimensione media della conchiglia di un esemplare adulto è intorno ai 65 cm. Ha uno sviluppo abbastanza rapido nei primi anni di vita, in media di 10 cm per anno; raggiunta la maturità sessuale, intorno ai 40 cm, l’accrescimento rallenta e si assesta su circa 10 cm ogni 3 anni. Al suo interno ospita talvolta in simbiosi alcune specie di crostacei.

Foto in copertina:
un esemplare di Pinna nobilis con Echinaster sepositus nei fondali del Plemmirio (archivio Area Marina Protetta Plemmirio)

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