CITTADELLASPEZIA.COM – Lerici accoglie i “corsari” di Sea Shepherd: “Legame profondo”

Lerici accoglie i “corsari” di Sea Shepherd: “Legame profondo” Il comandante Hammarstedt ospite d’eccezione al castello. “La nostra organizzazione è una speranza”.
Golfo dei Poeti – “Più che dei pirati, gli attivisti di Sea Shepherd ormai sono dei corsari, visto che operano anche per istituzioni governative, svolgendo importanti funzioni di salvaguardia e polizia ambientale. Certo, per qualcuno sono ancora corsari, nemici numero uno. Una fama che si sono guadagnati per il loro impegno nella difesa degli oceani”. Parola del sindaco di Lerici, Leonardo Paoletti, che venerdì scorso al castello ha fatto gli onori di casa nell’ambito dell’evento dedicato alla nota organizzazione che si batte in ogni angolo del pianeta per la difesa degli ecosistemi oceanici. Ospite d’eccezione della giornata, il capitano Peter Hammarstedt, svedese, 32 anni, comandante della ‘Bob Barker’ e direttore delle campagne di Sea Shepherd in Africa occidentale. L’incontro, aperto da un pregevole slideshow di scatti di Davide Lopresti e Maurizio Catti (i cui lavori, assieme a quelli dell’artista triestino Alberto Rocca, sono rimasti esposti fino a sera) e da un intervento di Paolo Canepa della Lipu – immancabile un commosso ricordo di Davide Barcellone -, ha visto il sindaco gettare le basi per una futura collaborazione tra Comune e Sea Shepherd. “L’amministrazione ha voluto fortemente quest’incontro, ci tenevamo molto – ha spiegato -. Vorrei creare con Sea Shepherd un legame saldo. Questo di oggi non è un incontro di passaggio”. Di qui l’elogio dei “corsari” e di Hammarstedt, “l’amico Peter”, come lo ha chiamato il primo cittadino. “Un uomo che ha fatto scelte coraggiose e che a volte va al di là dei limiti umani”.
Non potevano mancare i presidenti dei Parchi delle Cinque Terre e di Montemarcello, Magra e Vara. “La protezione della natura e del mare non deve mai essere separata dalla difesa della specie umana”, ha detto Vittorio Alessandro, toccando un tema di grande attualità, e assicurando: “Le ong? Fanno un lavoro insostituibile”. Una considerazione sul ruolo del Parco: “Non deve fissare paletti inamovibili ma studiare di volta in volta le migliori integrazioni tra le attività dell’uomo e la natura”. Il presidente del parco nazionale ha parlato di alcuni progetti dell’ente – per esempio quelli contro le microplastiche -, ambito all’interno del quale si è mosso l’esordio dell’intervento di Pietro Tedeschi, che ha rimarcato l’impegno per la salvaguardia di quella fauna acquatica che è anche prezioso indicatore ambientale. Ineludibile un passaggio sul destino dell’ente. “Il Parco si regge su una legge che ha 26 anni. Va rivisto, cambiato. Ma non deve essere abolito (il riferimento, com’è noto, è alla proposta di legge del consigliere Andrea Costa, ndr), perché ha un grande ruolo. Abolirlo sarebbe la negazione di ogni possibilità di difesa e gestione dell’ambiente”.
L’intervento di Cristiana Pagni, presidente di La Spezia Eps, azienda speciale della Camera di commercio, è stato un assaggio di Seafuture 2018, l’ormai tradizionale manifestazione che porta in Arsenale le Marine di mezzo mondo e il meglio della blue economy . “Le piccole medie imprese – ha dichiarato l’imprenditrice – insieme possono costruire ponti per andare lontano. Dobbiamo valorizzare le nostre competenze distintive, capire quali sono i nostri talenti, metterli al centro e insieme costruire dei network. Seafuture è un evento che pone il mare al centro, mettendo in rete tute le aziende che con il mare lavorano, e ha come filo conduttore la sostenibilità ambientale. Conferences, seminari, meeting e incontri altamente qualificati tra aziende italiane ed estere. Nel 2018 Seafuture arriverà alla sesta edizione. Un evento, nato grazie alla sinergia con tutte le istituzioni del territorio, strategico per le aziende e per il Paese. Troppo spesso subiamo passivamente l’operato delle politiche. Ritengo sia il momento di contare qualcosa di più in Europa e credo che questo sia possibile organizzando eventi qualificati e qualificanti, che mettano in vetrina le nostre competenze”. un grazie a Sea Shepherd, infine, perché “ogni giorno fa quello che ognuno di noi sarebbe tenuto a fare”. Lodi a SS anche dall’ammiraglio  Giuseppe De Giorgi, già Capo di stato maggiore della Marina militare. “Sea shepherd promuove la consapevolezza della necessità di tutelare gli ambienti marini. E da l’esempio. Gli attivisti si mettono in gioco con coraggio, esponendosi al rischio. D’altra parte, oltre alle buone intenzioni, bisogna ricordare l’importanza dell’azione. E’ necessario battersi contro chi compie reati a danno del mare e della sua fauna, l’opinione pubblica deve esserne consapevole”.
Gran finale tutto per il comandante Hammarstedt. “C’è moltissimo da fare, lì nel blu ha detto -. Negli ultimi anni negli oceani c’è stata una notevole contrazione della biodiversità. La vita marina si è dimezzata rispetto a quarant’anni fa. La popolazione degli squali nell’Atlantico settentrionale è diminuita del 90 per cento. Il tonno rosso è il 3 per cento di quello di tre decenni fa. Ogni anno c’è una flotta baleniera giapponese che si reca in Antartico per cacciare balene all’interno di un santuario”. Qualche notizia, insomma, per dare i lineamenti di un quadro difficile. “Lavorare con Sea Shepherd, però – ha osservato l’attivista -, mi da speranza, mi fa pensare di combattere contro questa ondata distruttiva. Grazie a Sea Shepherd questa speranza può esistere. Un’organizzazione unica per il modo in cui agisce. I nostri successi? Si basano sul numero di vite che riusciamo a salvare e su quante operazioni illegali blocchiamo. Dalla Liberia, da cui arrivo (è in corso la campagna ‘Sola stella’, contro la pesca illegale, ndr), nell’ultima settimana ne abbiamo fermate cinque”.

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