Conclusa oggi la Settimana della Natura all’AMP Plemmirio

Conclusa oggi la Settimana della Natura all’AMP Plemmirio

COMUNICATO STAMPA

                                                                                    

Conclusa oggi la Settimana della Natura all’AMP Plemmirio

 

Siracusa, 24 maggio 2021

 

Si è conclusa oggi la Settimana della Natura organizzata dall’Area Marina Protetta Plemmirio. E’ positivo il bilancio dei due eventi organizzati dall’ente che gestisce la riserva marina siracusana, la quale ha subito accolto l’invito del Ministero della Transizione Ecologica  rivolto a celebrare la biodiversità e rilanciare un turismo sostenibile che accompagni ad una riscoperta sempre più consapevole del territorio e delle sue ricchezze naturali.

Il primo appuntamento, ha avuto luogo in uno dei punti più belli del Plemmirio, nel cuore della Pillirina e in una data non casuale, quella in cui ricadeva sia la Giornata della Biodiversità che la Giornata della Rete Natura  2000.

L’AMP Plemmirio ha organizzato l’evento denominato “Safari Fotografico al Plemmirio: a caccia della biodiversità” in cui i partecipanti, hanno avuto modo di fotografare la flora e la fauna del sito naturalistico visitato, accompagnati dal personale del consorzio Plemmirio ma soprattutto guidati alla scoperta delle meraviglie del posto da una guida naturalistica esperta: Fabio Morreale, presidente dell’associazione naturalistica e culturale Natura Sicula.

<<Aria tersa e bassa marea hanno favorito in tutti i sensi l’escursione – afferma Morreale che fornisce un appassionato resoconto dell’escursione – ogni spostamento è stato accompagnato dal verso di alcuni gabbiani reali, intenti a nutrire i propri pulli nati sugli scogli più impervi, e dei gruccioni, coloratissimi uccelli che al Plemmirio hanno scelto di nidificare in una impervia parete ricca di argilla. L’aria tersa – spiega – ha poi reso visibilissima l’Etna, il monte Climiti, Siracusa e la parte meridionale della bocca del porto, chiusa dai greci, e fino alla seconda guerra mondiale da una lunga catena disegnata dal Mirabella in una cartografia del 1612>>.

La bassa marea ha consentito, inoltre, di sfruttare le pozze di marea per l’osservazione di alcuni organismi marini tipici della zona degli spruzzi: spirografi, antozoi, gamberi, donzelle, alghe, cipree. Nella giornata della biodiversità, l’attenzione è stata prestata anche all’importante ruolo che hanno le latomie nel favorire la sosta di alcune specie di uccelli acquatici (cormorani, marangoni dal ciuffo, garzette, cavalieri d’Italia, Martin pescatore, aironi cenerini). Particolare interesse è stato mostrato alla descrizione della flora, con particolare riferimento a quella endemica. Grazie alla esperta guida, i partecipanti hanno anche scoperto la presenza di un raro coleottero tipico delle scogliere ricche di Porcellino di mare (Ligia italica), di cui si nutre.  L’animale è la Cicindela siciliana (Calomera lugens panormitana) ed è presente in pochissime stazioni della Sicilia: Birgi, S. Vito lo Capo, Mondello, Sferracavallo, Milazzo, Augusta nord, Plemmirio, Vendicari, Torre Salsa.

Soddisfatta anche la presidente Patrizia Maiorca che ha partecipato all’escursione. <<Abbiamo avuto la possibilità di catturare con l’obiettivo della macchina fotografica – afferma – immagini stupende, ogni partecipante fornirà al Consorzio Plemmirio alcune fotografie realizzate quel giorno che diventeranno, a loro volta, protagoniste di un evento espositivo nella nostra sede>>

Stamani ha avuto luogo il secondo evento, messo in campo in occasione della Settimana della Natura e volto a celebrare nel contempo la Giornata europea dei Parchi e  la Giornata mondiale delle Tartarughe.

L’evento intitolato “Benvenuta Tartaruga” è stato dedicato principalmente a divulgare la conoscenza e la protezione dei nidi sugli arenili di queste splendide creature marine, ed era rivolto agli operatori nelle aree balneari e agli operatori ecologici assegnati alla pulizia delle spiagge nel periodo estivo, per coinvolgere e informare quanti lavorano nelle aree demaniali sabbiose e spesso scelte per la riproduzione dalle tartarughe.

Il corso è stato tenuto da Oleana Prato, biologa e volontaria del WWF, esperta in tematiche ambientali e impegnata nello studio e nella tutela delle tartarughe marine. Online si sono collegati, tra gli altri, anche altri esponenti del WWF, come il vicepresidente del Val di Noto Pierfrancesco Rizza e il presidente del WWF Area Mediterranea, Giuseppe Mazzotta.

In evidenza i segnali sulla sabbia correlati al “riconoscimento” dei punti prescelti per la nidificazione. Termini come “Piastrone”, “Mezza luna” o “Spianata”, sono stati illustrati nel particolare ai partecipanti invitati a controllare gli arenili alle ricerca di queste tracce lasciate dai carapaci.

Emozionante il passaggio dedicato dalla Prato agli effetti della pandemia che, attraverso i lunghi periodi di lokdown, ha comunque permesso una più tranquilla nidificazione dei carapaci nelle spiagge. <<In alcune serate – ha commentato la biologa – non abbiamo visto solo la luna specchiarsi nel mare, ma abbiamo potuto scorgere persino l’allineamneto dei pianeti e la scia rossastra di Marte, uno spettacolo indimenticabile e incantevole>>.

La Prato ha proposto diversi video ai partecipanti, tra cui una tartaruga che nella spiaggia di Ognina depone eccezionalmente le sue uova alle 7 del mattino, ma anche immagini più toccanti: tartarughe che hanno ingerito sacchetti di plastica scambiandole per meduse o morte soffocate dalle reti da pesca abbandonate in mare. <<Si parla tanto del pericolo della plastica nel mare – ha rilevato la Prato – e poco del grande pericolo per tutte le creature marine rappresentato proprio dalle reti da pesca>>.

 

 

 

 

d.ssa Graziella Ambrogio

Ufficio Informazione, Divulgazione e Promozione

Area Marina Protetta del Plemmirio

sito Internet www.plemmirio.eu

Mail graziella.ambrogio@plemmirio.it

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