Nuovo sud .it – Siracusa, duecento studenti a lezione di educazione ambientale
AREA MARINA PROTETTA DEL PLEMMIRIO
Siracusa, duecento studenti a lezione di educazione ambientale
Inviato da desk1 il 14 Gennaio, 2016 – 15:13
Si sono avvicendati 200 ragazzi del Rizza che accorpa pure il Nautico
Al via le lezioni di educazione ambientale 2016 all’Amp del Plemmirio di
Siracusa. Una partenza col botto, con un boom di presenze di studenti delle
medie superiori per l’avvio della nuova stagione dedicata agli appuntamenti
di educazionale ambientale organizzati dall’Area Marina Protetta del
Plemmirio.
In due giorni, duecento alunni dell’istituto Tecnico “A.Rizza” che accorpa
anche il Nautico, si sono avvicendati, raggiungendo così la capienza
massima di posti disponibili nella sala multimediale “Ferruzza-Romano”,
nella sede del Consorzio che gestisce l’oasi marina siracusana che si affaccia sul Castello Maniace. Sul tappeto,
la “Giornata dedicata alla Biodiversità post Expo 2015 Milano e il focus sulla Caretta-caretta” .
L’importanza di preservare la biodiversità è stata infatti l’argomento clou prescelto anche in occasione dell’Expo di
Milano e a relazionare sull’argomento, con particolare riferimento alla tartaruga comune è stato il vicepresidente
dell’Ente Fauna Siciliana Paolo Uccello.
Notevole l’interesse registrato nel giovane parterre di studenti i quali hanno avuto la possibilità di assistere anche
ai più recenti filmati sul tema, presentati in anteprima alle scuole siracusane, tra cui il trailer del padiglione Expo
del Ministero dell’Ambiente realizzato da Federparchi sui parchi nazionali e le oasi marine protette e il nuovissimo
video documentario sulle attività realizzate dall’Ispra nell’ambito dell’Osservatorio Regionale della Biodiversità.
Quest’ultimo realizzato proprio al fine di colmare le lacune conoscitive su specie e habitat di particolare rilevanza
per la tutela della biodiversità marina.
Le immagini del video documentario, realizzate attraverso le esplorazioni dei fondali marini siciliani, sono state
realizzate con la nave Oceanografica Astrea e l’uso di moderne e sofisticate tecnologie che hanno permesso di
studiare ambienti sottomarini estremi, spesso fragili e ancora poco conosciuti: i Banchi dello stretto di Sicilia,
un’area di rilevante interesse geologico candidata a diventare “area di interesse mediterranea” ai sensi della
Convenzione di Barcellona; gli ecosistemi idrotermali superficiali e profondi, con la differente biodiversità ad essi
associata e altri luoghi proposti come Siti di Importanza Comunitaria .
Una fonte preziosa che vuole rappresentare un utile contributo all’ampliamento della base conoscitiva sugli
ambienti marini in Sicilia e ha contribuito a divulgare l’interesse scientifico degli studenti coinvolti per il patrimonio
sommerso dell’isola.