
Presentato il documentario Ispra sulla biodiversità marina
Presentato il documentario Ispra sulla biodiversità marina
Colmare le lacune conoscitive su specie e habitat di particolare rilevanza per la tutela della biodiversità marina. E’ stato questo l’obiettivo perseguito nel corso del convegno organizzato a Palermo dall’Ispra (Osservatorio regionale Biodiversità Regione Sicilia) e a cui ha partecipato anche il direttore dell’Area Marina Protetta del Plemmirio Rosalba Rizza.
Il momento clou dell’incontro è stato la presentazione del video documentario sulle attività realizzate dall’Ispra nell’ambito dell’Osservatorio Regionale della Biodiversità che ha calamitato l’attenzione dei presenti e che è stato acquisito anche dall’Amp del Plemmirio. Una versione ridotta del video, che integralmente è stato presentato in anteprima a Palermo solo
ieri, era stato proiettato nell’estate 2015 in occasione dell’Expo di Milano.
L’oasi marina siracusana ha partecipato alla realizzazione del progetto, insieme ad altre aree marine siciliane, a Marisicilia, alle direzioni marittime di Palermo e Catania, all’Istituto Idrografico della Marina Militare , alla Soprintendenza del mare , alla Regione Siciliana e allo Stato Maggiore della Marina (Maristat)
I lavori del convegno sono stati aperti dal presidente Ispra Bernardo De Bernadinis e , a seguire (locandina allegata) si sono succeduti gli interventi dei relatori previsti oltre ai ricercatori Ispra, provenienti : dall’Arpa, dai dipartimenti della Regione competenti, dalla Soprintendenza del mare, dalla direzione marittima dei dipartimenti di Catania e di Palermo, e anche di Legambiente e Marevivo, associazioni a tutela dell’ambiente.
Tutti insieme per un confronto ad ampio raggio sulle attività realizzate per lo studio dell’ambiente marino, volte alla implementazione della banca dati dell’Osservatorio attraverso la ricognizione ed elaborazione dei dati finalizzati ad indentificare e georeferenziare la presenza di specie protette, o ritenute in pericolo dalle convenzioni internazionali, nelle aree protette e nei siti di rete Natura 2000 della Sicilia
Le esplorazioni dei fondali sono state realizzate con la nave Oceanografica Astrea e l’uso di moderne tecnologie ha permesso di studiare ambienti sottomarini estremi, spesso fragili e ancora poco conosciuti: i Banchi dello stretto di Sicilia, un’area di rilevante interesse geologico candidata a diventare “area di interesse mediterranea” ai sensi della Convenzione di Barcellona; gli ecosistemi idrotermali superficiali e profondi, con la differente biodiversità ad essi associata e altri luoghi proposti come Siti di Importanza Comunitaria .
Una fonte preziosa che costituirà un utile contributo all’ampliamento della base conoscitiva sugli ambienti marini in Sicilia.
programma Osservatorio della biodiversità in Sicilia