RIFIUTI MARINI: MAPPATURA DEL RISCHIO E SOLUZIONI, IL REPORT DA ECOMONDO

RIFIUTI MARINI: MAPPATURA DEL RISCHIO E SOLUZIONI, IL REPORT DA ECOMONDO

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L’area Marina Protetta Plemmirio ha presenziato al convegno Ecomondo

Prevenzione e gestione dei rifiuti marini per un mare più produttivo

A cura di: Legambiente, Comitato Tecnico Scientifico Ecomondo, Enea, Università di Bologna, Università di Siena, Cluster Blue Growth, Sustainable Development Solutions Network (SDSN)
RIFIUTI MARINI: MAPPATURA DEL RISCHIO E SOLUZIONI
I rifiuti marini stanno diventando un serio problema per il Mediterraneo, una minaccia sia per gli ecosistemi che lo caratterizzano sia per l´economia delle popolazioni che da esso dipendono. Nel 2050, dice uno studio della Ellen MacArthur Foundation, il peso della plastica negli oceani sarà maggiore di quello dei pesci.
Una problematica sulla quale Ecomondo ha puntato i riflettori già nel 2016 e che ha riproposto quest´anno con il convegno di questa mattina Prevenzione e gestione dei rifiuti marini per un mare più produttivo, a cura di Legambiente, Comitato Tecnico Scientifico Ecomondo, Enea, Università di Bologna, Università di Siena, Cluster Blue Growth, Sustainable Development Solutions Network (SDSN). I lavori sono stati presieduti da Stefano Ciafani, direttore generale di Legambiente che ha sottolineato in apertura il rilievo assoluto dei relatori presenti, tra cui i massimi esperti mondiali sul tema come Francois Galgani, di IFREMER, Cristina Fossi, Università di Siena, e Nicolas Kalogerakis, che hanno fornito il quadro del fenomeno a livello globale. Otto milioni di tonnellate di rifiuti, in prevalenza plastica (80%) sono presenti nei mari e oceani della Terra, 700 tonnellate nell´area del Mediterraneo, ha riferito Francois Galgani, studioso del fenomeno da anni. Mille e quattrocento le specie marine colpite, 263 milioni di euro annui i costi a livello europeo. Intervenire si deve e si può. “Bisogna intervenire in maniera integrata – ha sottolineato nel suo intervento il professor Fabio Fava, presidente del Comitato scientifico di Ecomondo – coinvolgendo più soggetti per rimuovere la plastica in mare e ciò che si raccoglie bisogna capire come valorizzarlo. C´è una partita da giocare, ovvero riciclare in maniera attenta”.
Nel corso del convegno sono stati presentati anche i risultati del primo studio sulla riciclabilità del beach litter promosso dall´Istituto per la Promozione delle Plastiche da Riciclo con Legambiente ed Enea. Cotton fioc, frammenti, oggetti e imballaggi sanitari, pellet, tappi e cannucce. Questi i rifiuti più presenti sulle nostre spiagge, principalmente a causa di abitudini errate da parte di consumatori e imprese. Ma questo tipo di rifiuto potrebbe essere avviato a riciclo, con vantaggi sia economici che ambientali. I campionamenti sono stati svolti dai tecnici di Goletta Verde di Legambiente in due spiagge del litorale tirrenico: la spiaggia di Coccia di Morto in provincia di Roma e la spiaggia della Feniglia in provincia di Grosseto. Sul totale dei rifiuti presenti, la percentuale di plastica è in entrambi i casi superiore al 90% (leggermente più alta della media nazionale, che è dell´80%, secondo i dati delle indagini sulla beach litter eseguite da Legambiente nella altre spiagge italiane). Nel corso del convegno ad Ecomondo Giorgio Zampetti, responsabile scientifico di Legamebiente ha anche annunciato che l´associazione ha appena ´depositato alla Camera il disegno di legge che mette al bando la commercializzazione dei ´cotton fioc. Una iniziativa del presidente della Commissione Ambiente alla Camera Ermete Realacci, su spinta delle campagne di Legambiente e MareVivo. Loris Pietrelli, di Enea: “Abbiamo fatto il conto di quanti cotton fioc potremmo trovare oggi in una giornata: cento milioni, lungo le coste italiane. Messi uno dietro l´altro possono formare un ago in grado di arrivare al centro della terra”.
In tema rifiuti in mare, è stata presentata ad Ecomondo anche la proposta di Castalia. Si tratta di un dispositivo di raccolta selettiva costituito da una barriera di polietilene che intrappola e raccogli la plastica galleggiante e semiaffondata che arriva dai fiumi.
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scopri i video girati in diretta dall’AMP Plemmirio
Presidenti di sessione
Stefano Ciafani, Direttore Generale di Legambiente
Fabio Fava, Università di Bologna e Bluemed Initiative Strategic Board

Sessione I – Marine litter nel mar Mediterraneo, ricerca scientifica e dati

Impatto del Marine Litter sulla Biodiversità del Mediterraneo
Cristina Fossi, Università di Siena
Plastica e microplastiche nel Mar Mediterraneo: distribuzione, impatti e prospettive
François Galgani, IFREMER (Istituto Francese di ricerca per lo sfruttamento del mare)
La biodegradazione delle materie plastiche e delle microplastiche può essere considerata una soluzione efficace per i rifiuti marini?
Nicolas Kalogerakis, Università Tecnica di Creta TUC
Caratterizzazione e riciclo dei rifiuti spiaggiati
Loris Pietrelli, Enea
La citizen science contro il Marine Litter: tra ricerca scientifica e sensibilizzazione
Giorgio Zampetti, Legambiente

Sessione II – Il contributo delle aziende per ridurre l’inquinamento da plastica in mare e sulle coste

Giulio Bonazzi, Presidente Aquafill S.p.A.
Angelo Bonsignori, direttore IPPR (Istituto per la Promozione delle Plastiche da Riciclo)
Antonello Ciotti, Presidente Corepla
Francesco Degli Innocenti, Assobioplastiche/Novamont S.p.A.
Giuseppe Riva, Direttore Plasticseurope Italy
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ECOMONDO  è la fiera leader  della green e circular economy nell’area euro-mediterranea;  un evento internazionale con un format innovativo che unisce in un’unica piattaforma tutti i settori dell’economia circolare: dal recupero di materia ed energia allo sviluppo sostenibile. Quest’anno uno spazio importante è stato dedicato al Monitoraggio e bonifica sostenibile di siti industriali e ambienti marini contaminati (recupero e prevenzione del marine litter), decommissioning e conversione dei siti dismessi, sistemi e soluzioni di prevenzione per il dissesto idrogeologico, Urban Circular Economy: gestione circolare dei rifiuti e dell’acqua nella città, suo efficientamento energetico, monitoraggio e qualità di aria outdoor/indoor e sistemi per la sua purificazione, mobilità sostenibile e molti altri temi legati all’ambiente. 
Monitoring & Control è la nuova area espositiva nata nel 2016. Quest’anno si evolve abbracciando tutte le fasi del monitoraggio legate all’inquinamento. Da questa edizione Monitoring & Control allarga le matrici di riferimento oltre ad Acqua, Aria e Suolo,  anche ad Alimenti e Materiali. In mostra le soluzioni più innovative proposte dalle imprese che si occupano di Monitoraggio e Misurazione. Al centro della sezione la salvaguardia del Pianeta, la salute delle persone e delle specie animali, accogliendo tutto il mondo del laboratorio e della strumentazione tecnologica inerente il monitoraggio ambientale.
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