
Sea Shepherd Global lancia Operazione Siracusa 2016
Sea Shepherd Global lancia Operazione Siracusa 2016
(**comunicato stampa del 15 giugno di Sea Shepherd)
All’alba fermati bracconieri, durante un’attività di pesca illegale subacquea in “Zona B”, liberati 250 ricci di mare, e di notte fermata una imbarcazione, in “Zona A” , impegnata in attività di bracconaggio con reti da pesca.
Operazione Siracusa è iniziata con un’azione diretta di grande successo che ha immediatamente documentato e denunciato attivando la collaborazione con le forze dell’ordine le attività illegali nell’Area Marina Plemmirio.
I volontari di Sea Shepherd impegnati nella sorveglianza dell’Area Marina Protetta del Plemmirio alle prime luci dell’alba hanno avvistato due subacquei intenti a prelevare illegalmente ricci di mare dalla riserva marina. Immediato l’intervento della Guardia di Finanza che oltre alla pena prevista ne ha confiscato l’equipaggiamento.
I Ricci sono stati abbandonati sott’acqua è quindi intervenuto il gommone dell’Area Marina coordinato dai volontari che li ha individuati e poi liberati.
Nello stesso giorno all’arrivo della notte Sea Shepherd ha individuato un’imbarcazione al confine dell’area di massima protezione, denominata “Zona A”.
In piena notte l’imbarcazione è entrata nella zona protetta di ripopolamento denominata “Zona A” intenta sicuramente a pescare illegalmente probabilmente utilizzando reti.
Le autorità sono state subito allertate e all’arrivo della Guardia Costiera l’imbarcazione è stata allontanata dall’area e accompagnata in porto dalle autorità.
Due ore più tardi la stessa imbarcazione tornava nella “Zona A” entrando illegalmente ricominciando a pescare calando reti sotto gli occhi increduli dei volontari che hanno immediatamente riallertato le autorità intervenute nuovamente nello stesso scenario. La Guardia Costiera è quindi tornata nell’area fermando l’imbarcazione questa volta con sanzioni pesanti nei loro confronti.
L’Area Marina recupera i ricci di mare nascosti dai bracconieri, foto nella “zona B”
I volontari di Sea Shepherd durante il recupero dei ricci di mare, foto nella “zona B”
Background:
Il Plemmirio è classificato come Area Specialmente Protetta di Interesse Mediterraneo (ASPIM), denominazione assegnata ai siti di importanza per la conservazione della biodiversità nel Mediterraneo, e come Area Marina di Reperimento, ovvero zona la cui conservazione attraverso le aree protette è considerata in modo prioritario.
Operazione Siracusa permette che la sacralità della vita venga rispettata attraverso attività di azione diretta volte alla protezione, alla difesa e alla conservazione di questo meraviglioso ecosistema e di tutte le specie marine che lo abitano, lanciando un chiaro messaggio ai bracconieri che operano illegalmente nell’Area Marina Protetta del Plemmirio.
L’Area Marina Protetta del Plemmirio si suddivide in tre Zone, con livelli differenti di protezione dell’ecosistema marino: dalla Zona A, più restrittiva, alla Zona C più “permissiva”. La Zona A è quella a protezione integrale, dove non è consentito transitare e ancorare con imbarcazioni, pescare, raccogliere specie marine e fare immersioni. La pesca subacquea, sia con bombole che in apnea, è vietata in tutte e tre le zone.
Info: operationsiracusa@seashepherd.it
sebastiano.m@seashepherd.it
Siti: www.seashepherd.it
www.seashepherdglobal.org
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“Sea Shepherd non si occupa soltanto di salvare balene, delfini, foche e squali. Nelle Campagne passate abbiamo salvato plancton, cetrioli di mare, pesci, aragoste. Tutta la vita nei nostri mari è interconnessa e tutte le specie sono importanti se vogliamo proteggere la biodiversità. Se gli oceani muoiono, moriamo anche noi!”, il commento del nostro Capitano Paul Watson su Operazione Siracusa, prima campagna di Sea Shepherd in Italia.
Info:
operationsiracusa@seashepherd.it