Tartarughe, veterani degli oceani a rischio estinzione

Tartarughe, veterani degli oceani a rischio estinzione

Tartarughe, veterani degli oceani a rischio estinzione

FOTOGALLERIA Abitano i nostri mari dai tempi dei dinosauri, ma oggi sono tra gli animali maggiormente in pericolo

di Sarah Gibbens

Tartarughe, veterani degli oceani a rischio estinzione

Le tartarughe marine viventi oggi sono oggi una piccola selezione delle tante che abitavano la Terra, 150 milioni d anni fa, insieme ai dinosauri. Malgrado la loro lunga storia su questo pianeta, stanno affrontando ora una crisi esistenziale. Tutte e sette le specie che nuotano attualmente nei nostri oceani sono alle prese con potenziali minacce.

Il futuro più incerto è quello della Tartaruga Embricata e della Tartaruga di Kemp, entrambe classificate come gravemente in pericolo dall’Iucn (International Union for Conservation of Nature).

Le tartarughe marine sentono l’impatto dell’influenza umana sull’ambiente. Questi animali abitano sia gli ecosistemi marini che quelli costieri e secondo gli esperti la loro scomparsa potrebbe danneggiare le alghe che ricoprono i fondali e altri ecosistemi su cui fanno affidamento anche gli esseri umani.

Le tartarughe più vulnerabili devono affrontare minacce durante tutte le fasi della loro vita. Le uova sono spesso raccolte e consumate come prelibatezza gastronomica. Inoltre anche le spiagge dove depongono le uova e fanno venire alla luce i piccoli stanno scomparendo o si stanno degradando.

Da adulte le tartarughe marine devono poi fare i conti con i pericoli rappresentati dalla pesca commerciale. Dagli anni ’70 i prelievi accidentali di individui di specie in pericolo sono stati riconosciuti come una grave minaccia. In particolare le imbarcazioni in cerca di gamberi le affogano o le trascinano a fondo con le loro reti.

Dato che le migrazioni attraverso gli oceani possono essere lunghe anche 10mila chilometri, accordi multilaterali sono stati stipulati per garantire la protezione delle tartarughe in tutte le regioni del mondo che rientrano nel loro habitat.

Secondo i naturalisti per salvare le specie in pericolo è essenziale individuare le rotte delle loro migrazioni e le spiagge che scelgono per la posa delle uova.

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In questa foto: una tartaruga embricata (Eretmochelys imbricata) a Jayne’s Gulley, nella baia di Kimbe in Papua Nuova Guinea.
Fotografia di David Doubilet, National Geographic Creative

*FONTE 27-06-2017 – NATIONALGEOGRAPHIC.IT
 
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